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Domande frequenti e risposte

In questa pagina puoi trovare le domande più frequenti sul Lapitec.

Se hai altri dubbi o non trovi la risposta che stai cercando scrivici!

Che cos'è il Lapitec?

Il Lapitec è una miscela naturale di polveri minerali di elevata purezza, compattata grazie ad un’esclusiva tecnologia produttiva brevettata, che va a costituire lastre di grande formato identiche nella superficie, nella costa e nell’impasto.

Da cosa è composto il Lapitec?

Da una miscela di selezionate polveri minerali: Anortite, Wollastonite, Mullite, Albite, Corindone, Zircone, Ematite.
Lapitec non contiene resine o ingredienti derivati dal petrolio.

Dove può essere applicato il Lapitec?

Il Lapitec è idoneo per infinite applicazioni.
Grazie al suo formato, lo si può tagliare in qualsiasi misura si desideri e, considerate le sue caratteristiche fisico-meccaniche è adatto ai più comuni rivestimenti indoor e outdoor: pavimentazioni, pareti, facciate, cucine, bagni, tavoli, piscine e tetti.

Quanto è grande e quanto pesa una lastra di Lapitec?

Una lastra intera misura 344 cm in lunghezza e 154 cm in larghezza.
Ogni lastra è grande poco più di 5 metri quadrati e può essere tagliata in diversi modi.
Le lastre sono disponibili in tre differenti spessori: 1,2 cm, 2 cm e 3 cm.
Il Lapitec pesa circa 30 kg al metro quadrato (per le lastre con 1,2 cm di spessore), 50 kg al metro per il 2 cm, e 75 kg per lo spessore 3 cm.

Perché il Lapitec è un materiale unico?

25 brevetti attestano l'eccezionalità di questo prodotto. Non esistono materiali come il Lapitec, che nasce e viene fabbricato in Italia, in un unico impianto di produzione di ultima generazione.
Il Lapitec ha inoltre ottenuto i più importanti certificati in tema di performance ed eco-sostenibilità in riferimento ai principali protocolli internazionali, come la Green Guard Gold e il NSF.

In quanti colori è disponibile il Lapitec?

In 17 nuance, a loro volta disponibili in 6 differenti texture superficiali, che danno vita a più di cento combinazioni possibili.

Come è lavorabile il Lapitec?

Il Lapitec può essere sabbiato, bocciardato e satinato. Possono essere realizzati diversi tipi di bordo/costa che si adattano a vari stili o lavorazioni più evolute come incisioni, intarsi e loghi 3D.

Il Lapitec è un materiale che può lavorare chiunque?

Grazie alla Lapitec Academy selezioniamo e certifichiamo i trasformatori dopo training specifici.
Sessioni formative che trasferiscono al marmista tutto il know-how per lavorare il materiale e lo rendono un "Lapitec Approved Fabricator". Questi trasformatori ufficiali ad oggi sono migliaia nel mondo e compongono un network che assicura la migliore qualità di lavorazione delle superfici in Lapitec. 

Il Lapitec si macchia o si graffia?

Il Lapitec è un materiale igienico: impedisce allo sporco, ai batteri e alle muffe di insediarsi e necessita di una manutenzione minima. È facile da pulire ed è anche altamente resistente ai graffi e alle abrasioni.

È possibile appoggiare pentole calde sul Lapitec?

Sì, perché il Lapitec resiste allo shock termico, quindi alle alte temperature, prestandosi alla perfezione all’utilizzo domestico, in particolare in cucina.

Il Lapitec si usura nel tempo?

Il Lapitec non si usura.
È resistente ai raggi UV ed è particolarmente indicato per le applicazioni outdoor.
Inoltre, grazie alla sua durezza, è adatto anche a pavimentazioni ad alta calpestabilità.

Il Lapitec è resistente al fuoco e al gelo?

Il Lapitec è incombustibile e ha una classe A1 di reazione al fuoco. Inoltre il Lapitec non subisce nessun danno con ghiaccio o temperature molto basse. È incorruttibile nel tempo e dagli agenti atmosferici.

Il Lapitec è green e riciclabile?

Il Lapitec è un prodotto 100% naturale perché non ha al suo interno derivati del petrolio, inchiostri o smalti. Per questa ragione è a tutti gli effetti un materiale riciclabile e il suo ciclo di vita è reversibile.
Il Lapitec può essere smaltito come un normale inerte.

Il Lapitec si può curvare?

Il Lapitec non si può curvare, poiché formato in grandi lastre, tutte uguali, che subiscono un controllo rigoroso della loro planarità. Ogni lastra ha una planarità molto elevata che arriva ad avere deformazioni massime dal piano di circa 3 mm su lastre lunghe 3 metri.

Che differenza c’è tra il Lapitec e una comune ceramica/quarzo?

Lapitec è a tutti gli effetti l’evoluzione tecnologica delle comuni ceramiche/agglomerati di quarzo. A differenza del quarzo non ha al suo interno resine o altri prodotti chimici che lo possano deteriorare nel tempo e a differenza della ceramica non è stampato in superficie.

Come sono realizzate le finiture superficiali del Lapitec?

Al termine della cottura ad altissime temperature, le lastre – a seconda della texture – vengono calibrate nello spessore, lucidate, satinate, bocciardate o spazzolate. Le lastre di Lapitec non vengono quindi decorate in superficie con stampe o vetrine.